La psicologia dietro lo shopping ossessivo
Lo shopping: un’attività a cui tutti abbiamo preso parte più di una volta nella vita. Di per sé non c’è niente di negativo, si tratta di un passatempo come un altro; anzi, può essere molto divertente curiosare nei negozi alla ricerca di prodotti nuovi e interessanti. Chi può dire di non aver passato ore e ore in un centro commerciale alla ricerca di vestiti, scarpe o qualsiasi altro prodotto? Probabilmente nessuno.
Lo shopping, però, può trasformarsi in una vera e propria ossessione per molte persone. L’impulso irrefrenabile ad acquistare, spesso anche oggetti inutili o superflui, nasconde una complessa realtà psicologica. In questo articolo esploreremo le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni per affrontare lo shopping compulsivo; continua a leggere per scoprire quali sono le ragioni psicologiche dietro allo shopping ossessivo e in che modo si può affrontare.
Le radici psicologiche
Iniziamo cercando di capire cosa succede nella nostra testa quando vogliamo comprare qualcosa. Alla base dello shopping compulsivo, quindi, si nasconde un intreccio di fattori psicologici: spesso, l’atto di acquistare diventa un modo per far fronte a emozioni negative come ansia, stress, solitudine o bassa autostima. L’acquisto, in questo caso, funge da meccanismo di distrazione, offrendo una momentanea illusione di controllo e benessere.
Vediamo ora alcuni fattori che potrebbero portare a un acquisto compulsivo:
- Ansia e stress: L’ansia e lo stress, se non controllati, possono innescare un circolo vizioso: l’individuo prova ansia e acquista qualcosa per alleviarla; ma l’ansia ritorna, spesso accompagnata dal senso di colpa per gli acquisti impulsivi.
- Bassa autostima: L’acquisto di nuovi oggetti può diventare un modo per cercare di migliorare l’immagine di sé, colmando un vuoto interiore percepito.
- Depressione: La depressione può portare alla ricerca di gratificazioni immediate, come quelle che si provano acquistando qualcosa di nuovo. Sebbene non sia un rimedio efficace a lungo termine, permette di sentirsi meglio per un breve periodo di tempo.
- Disturbi dell’umore: Anche altri disturbi dell’umore, come il disturbo bipolare, possono essere associati allo shopping compulsivo.
- Disturbi del controllo degli impulsi: L’oniomania rientra nei disturbi del controllo degli impulsi, caratterizzati dall’incapacità di resistere a una tentazione.
In tutti i casi appena analizzati, l’acquisto ossessivo è solo una conseguenza di condizioni ben più complesse e articolate da comprendere; perciò, se vi riconoscete in una di queste situazioni, il consiglio è quello di chiedere il parere di uno specialista per affrontare il problema.
Il circolo vizioso dello shopping compulsivo
Acquistare un prodotto è un’attività complessa, sia a livello mentale, sia a livello pratico. Lo shopping compulsivo segue spesso un pattern ripetitivo: l’individuo inizia a provare un forte desiderio di acquistare, un’urgenza che diventa sempre più difficile ignorare. L’atto dell’acquisto porta inizialmente un senso di sollievo e gratificazione, ma questa sensazione è di breve durata. Ben presto, il senso di colpa e l’ansia per le conseguenze economiche si fanno sentire, innescando un nuovo ciclo di acquisti impulsivi. Questa complessa catena di azioni e reazioni deve essere interrotta prima che porti il soggetto ad un punto in cui è dipendente dal piacere conseguente dall’acquisto di un prodotto.
Le conseguenze dello shopping compulsivo
Le conseguenze di questo comportamento, come ci si può immaginare, sono molte: gli effetti dello shopping compulsivo possono riguardare diversi aspetti della vita, sia materiali che immateriali. In casi estremi, si può arrivare a:
- Problemi economici: Debiti, difficoltà a pagare le bollette, riduzione della qualità della vita a causa di spese eccessive.
- Problemi relazionali: Tensioni in famiglia o con il partner a causa di nascondimento degli acquisti, sensi di colpa e vergogna.
- Problemi psicologici: Ansia, depressione, bassa autostima, senso di vuoto e insoddisfazione.
- Problemi fisici: In alcuni casi, lo shopping compulsivo può portare a problemi fisici legati allo stress e all’ansia, come disturbi del sonno e mal di testa.
Ribadiamo che si tratta di casi limite, in cui l’acquisto ossessivo è già radicato da tempo; per questo bisogna intervenire tempestivamente per evitare problematiche serie.
Come affrontare lo shopping compulsivo
Proprio per la sua natura complessa, affrontare lo shopping compulsivo richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga la persona colpita, i suoi familiari e, se necessario, un team di professionisti. si può ricorrere a:
- Psicoterapia: La psicoterapia cognitivo-comportamentale è uno degli strumenti più efficaci per affrontare l’oniomania. Attraverso la terapia, la persona impara a identificare i pensieri e le emozioni che scatenano l’impulso ad acquistare, sviluppando strategie per gestirli in modo più sano.
- Gruppi di auto-mutuo aiuto: Partecipare a gruppi di auto-mutuo aiuto può essere molto utile per condividere la propria esperienza con altre persone che stanno affrontando lo stesso problema e ricevere sostegno reciproco.
- Farmacoterapia: In alcuni casi, la farmacoterapia può essere utile per gestire i sintomi associati all’oniomania, come l’ansia e la depressione.
La ricerca sta provando a trovare la soluzione migliore possibile, concentrandosi soprattutto a livello cognitivo. Studi come “Cognitive behavioral therapy for compulsive buying behavior: Predictors of treatment outcome”, pubblicato dalla Cambridge University, stanno analizzando i comportamenti delle persone soggette a shopping ossessivo con l’obiettivo di trovare una soluzione per contrastarlo.
Prevenire lo shopping compulsivo
Esistono, in ogni caso, delle strategie da attuare per tenere sotto controllo questa particolare condizione. Riuscire a mettere in pratica questi consigli vi aiuterà senza dubbio a controllare l’impulso di comprare.
- Tecniche di rilassamento: Praticare tecniche di rilassamento, come la meditazione o lo yoga, può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia.
- Attività alternative: Trovare attività alternative allo shopping per occupare il tempo libero e gestire le emozioni negative, come lo sport, la lettura o il volontariato.
- Supporto sociale: Parlare con amici e familiari dei propri problemi può essere di grande aiuto.
Lo shopping compulsivo è un disturbo complesso che richiede tempo e impegno per essere affrontato. Tuttavia, con l’aiuto di professionisti e di un forte desiderio di cambiamento, è possibile superare questa dipendenza e ritrovare una vita più serena e soddisfacente.
Non sottovalutate lo shopping ossessivo
Come abbiamo avuto modo di vedere, quindi, lo shopping ossessivo è un comportamento molto articolato, che può avere ripercussioni significative sulla vita di una persona, sia dal punto di vista finanziario che psicologico. Riconoscere i segnali di allarme, come l’impulso incontrollabile di acquistare e la sensazione di sollievo temporaneo seguita dal senso di colpa, è il primo passo per affrontare il problema.
È importante cercare supporto da professionisti, come psicologi e consulenti finanziari, per sviluppare strategie di gestione efficaci. Inoltre, aumentare la consapevolezza su questo disturbo attraverso l’educazione e la comunicazione può aiutare a ridurre lo stigma associato e a promuovere un approccio più empatico verso chi ne soffre. Con il giusto supporto e impegno, è possibile superare lo shopping ossessivo e raggiungere un equilibrio più sano e sostenibile nella propria vita.
Non lasciare che lo shopping abbia il controllo su di te.